Saranno i sistemi software in uso presso la farmacia (ad es. piattaforma Web DPC, gestionale di farmacia etc.) che produrranno, oltre al solito file, anche un file XML idoneo per la fatturaPA.
Controllare che il file non superi la dimensione massima consentita dal SDI di 5 MB. In caso di superamento di tale limite, vai al link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/c-13.htm per le relative istruzioni.
Verificare che la partita IVA inserita sul sito di Federfarma al momento dell’iscrizione sia uguale alla partita IVA contenuta nel file XML che si vuole inviare.
Non è possibile eliminare dal sistema una fattura elettronica in quanto questa, al termine dei controlli, viene automaticamente trasmessa al Sistema di Interscambio dal quale la Pubblica Amministrazione destinataria la preleva con modalità, altresì, automatica.
I file già inviati non possono essere corretti o modificati in alcun modo. Contattare la PA per accordarsi sul rifiuto della fattura che consente il successivo invio della fattura corretta.
Il file inviato non può più essere modificato, pertanto bisogna attendere l’esito della PA e procedere come segue:
  1. se l’esito è negativo si può rimandare la fattura con la numerazione corretta
  2. se l’esito è positivo bisogna produrre una nota di credito, caricarla sul sistema e in seguito caricare la fattura con una nuova numerazione.
Considerato che il nostro servizio prevede il rilascio della delega all’apposizione della firma digitale e alla trasmissione verso il Sistema di Interscambio delle sue fatture elettroniche, questo campo può essere riempito con il suo codice fiscale che poi verrà da noi sovrascritto, in forza della soprarichiamata delega, con il nostro codice fiscale.
Il SDI ha 48 ore di tempo per comunicare l’esito della trasmissione.
La PA ha 15 giorni di tempo per rispondere, ma non ha quest’obbligo. Trascorso questo intervallo di tempo nel silenzio della PA il SDI comunica che il processo elettronico è terminato correttamente. Da questo momento la PA può solo comunicare direttamente con l’emittente, per eventuali rettifiche dei contenuti della fattura, e non più attraverso il SDI. FAQ relative a Ricevute SDI/Esito PA
Controlla la motivazione riportata nella notifica di scarto e, secondo i casi, riprodurre autonomamente il file corretto o con l’intervento della swh e rimandarlo.
Allo scadere dei 10 giorni, al ricevimento dell’“attestazione di avvenuta trasmissione con impossibilità di recapito”, trasmetti alla PA, con altri mezzi (posta elettronica o altro canale telematico), l’attestato finale che contiene anche la fattura elettronica (file zip attestazione trasmissione che trovi nel menù a tendina delle “ricevute SDI”), salvo diversi accordi intercorsi direttamente con la PA.
La normativa prevede che la PA possa dare un riscontro positivo (accettazione) o negativo (rifiuto) rispetto alla FatturaPA. Trascorso tale termine, in mancanza di risposta, la FatturaPA si considera comunque trasmessa a tutti gli effetti (comma 4, art. 2 Decreto 3 aprile 2013, n. 55). Nella ricevuta sono certificati tutti gli estremi dell’avvenuta trasmissione. Non rinviare elettronicamente la fattura in quanto risulterà duplicata perché già presente sul sistema.
I casi di scarto da parte della Pubblica Amministrazione sono causati da diverse motivazioni. Pertanto, per affrontare le possibili soluzioni bisognerà considerare le indicazioni presenti nel campo “DESCRIZIONE” nella Notifica Esito.